5 maggio 2010

[Multi] Borderlands


In un deserto alieno sottolineato dal suono di un banjo cammino respirando polvere e sudore. Il sole bussa alla porta della ragione ma tento di oppormi con l'aiuto di una borraccia ed una bandanna. Un branco di Skag mi segue da stamattina. Ci sono due cuccioli e tre adulti, già corazzati e molto, molto affamati. Ho finito i proiettili del mio fucile sniper da +123 di danno. Devo lasciarli avvicinare prima di stenderli. Sono indeciso se spappollarli ad uno ad uno con il mio shotgun a proiettili acidi x3 o stenderli tutti insieme con una raffica di mitragliatrice a colpi esplosivi x2. Vista la corazzatura degli adulti i proiettili acidi sono sicuramente più indicati.

Avvicinatevi figli di cani, vediamo chi sopravviverà per abbaiare alla luna stasera
.



Borderlands si sta rivelando una piacevolissima sorpresa. Questo fanta-spaghetti-western a opera di Gearbox Software, nato come fusione tra FPS e RPG da giocare in co-op si sta rivelando un ottimo acquisto anche per il gioco in single-player.

Dopo un inizio un po' lento (se si vogliono giocare tutte le sub-quest la storyline principale tarda a svelarsi) il mondo di Pandora tende ad aprirsi e comincia a meravigliare. Le locazioni sono tante e tutte diversificate tra loro pur mantenendo una ben precisa identità esaltata da un cel-shading sporco e da colori pastello molto ben dosati. Un po' Mad Max, un pò Sergio Leone un po' Zabriskie Point, l'unico difetto di Pandora sta proprio nel suo nome nel post-Avatar cameroniano.

Stupisce ancora di più il senso di progressione. Ogni volta che il gioco sembra incattivirsi si trovano (o comprano) nuove armi e nuovi potenziamenti per farvi combattere alla pari anche contro i più ostici avversari.
A dimostrazione della continua crescita del proprio personaggio basta tornare nelle primissime locazioni visitate per letteralmente spappolare con un solo proiettile avversari che ricordavate tosti. Non solo, il parco-nemici è in continua evoluzione per non darvi mai l'impressione di combattere contro fotocopie e si lascia apprezzare anche per un certo humor nero che permea anche i (rari) dialoghi.

Borderlands è un ottimo prodotto, consigliato a chi vuole provare uno shooter inusuale, diverso e ben caratterizzato con un'ottima gestione del livello di difficoltà. Se poi siete feticisti del loot, non lasciatevi scappare un gioco che ha fatto del 'bottino di guerra' generato in maniera casuale la sua bandiera.

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